Summit Internazionale Building Smart 2017

La MINNUCCI ASSOCIATI s.r.l parteciperà come relatore al buildingSMART Summit Internazionale di Barcellona dal 3 al 6 Aprile.

 


Decreto Bim, tempi di pubblicazione più lunghi

Il testo finale del decreto BIM sarà pubblicato nei prossimi mesi, non prima dell’estate, quindi. A differenza di quanto previsto, c’è ancora molta strada da fare: il passaggio al Consiglio superiore dei lavori pubblici, poi la consultazione pubblica, come già fatto con il correttivo al Codice Appalti, e non è esclusa una lettura del Consiglio superiore dei lavori pubblici.

Decreto BIM, il programma

Dalla Commissione, guidata da Pietro Baratono, confermano che il testo è stato definito e che siamo alla fase dell’approvazione. Dato che non è possibile partire da subito con un obbligo generalizzato all’utilizzo del BIM, sarebbe prevista una prima fase che coinvolgerà le grandi opere (sopra i 100 milioni di euro) e che inizierà nei prossimi 2 anni. La seconda fase, che riguarderà il periodo 2019-2021, prevede l’estensione graduale dell’obbligo anche agli altri soggetti, valutando la complessità delle opere (costruzioni strategiche o con alta frequentazione) e non il loro valore. Infatti, a quanto pare, per gli edifici più semplici il BIM non sarà mai obbligatorio.

Verso la pubblicazione

Secondo il Ministro Graziano Delrio è prioritario introdurre il BIM negli appalti pubblici completandone il percorso nella maniera più condivisa possibile: stesso modello di quello utilizzato per il correttivo al Codice Appalti, con gli stessi intenti di ascolto del mercato.

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Per questo, una volta concluso il lavoro della commissione, è previsto un doppio passaggio: in primis la lettura del Consiglio superiore dei lavori pubblici, poi la consultazione pubblica: il testo sarà così sottoposto al vaglio degli operatori. Tutto ciò per poter fronteggiare sin dall’inizio tutte le criticità che si rileveranno dal mercato.

Una volta completate queste due fasi, il testo potrà essere approvato in via definitiva e pubblicato.

 


Imparare a utilizzare il BIM: due corsi per ingegneri, architetti, geometri e periti

Per molti, si tratta della nuova frontiera nella progettazione e nella gestione di un edificio. Parliamo del BIM, il Building information Modelling (che in italiano potremmo tradurre come “modello di informazioni di un edificio”): prima ancora che l’applicazione di un software specifico con modelli tridimensionali, si tratta infatti di una diversa mentalità, di un modo di lavorare assolutamente nuovo e collaborativo che coinvolge tutti coloro che lavorano al progetto.

La caratteristica principale del BIM infatti è che già dalle prime fasi della progettazione di un edificio – all’interno degli oggetti che si disegnano o si progettano, come muri, porte, finestre, solai – all’interno del BIM sono presenti non solo le info grafiche (cioè come vengono rappresentati in una pianta o in una sezione), ma anche tutte quelle informazioni che serviranno anche in seguito a tutti i professionisti che dovranno gestire il progetto nelle sue varie fasi: architetti e ingegneri, geometri e impiantisti…

Cercando di essere sempre in prima linea rispetto alle novità – sia tecnologiche che legislative – che possono interessare i professionisti, Beta Formazione si è allora strutturata già da tempo per realizzare e fornire ai propri clienti appositi corsi di formazione dedicati al BIM e alle sue applicazioni pratiche. Da oltre un anno i professionisti che scelgono di accreditarsi grazie a Beta Formazione (anche e soprattutto con gli innovativi corsi di e-learning, comodamente accessibili dal proprio computer nei tempi e nei modi che ognuno preferisce) hanno avuto modo di ricevere crediti legati al Building Information Modelling. E oggi la piattaforma informatiche che Beta Formazione propone ai propri clienti offre due specifici corsi sull’argomento.

BIM, due corsi specifici

Il primo corso (destinato a ingegneri, architetti, geometri e periti industriali) è un corso introduttivo di 12 ore che ha l’obiettivo di spiegare questa nuova tecnologia, quali sono gli ambiti applicativi e le tecnologie utilizzate, quali vantaggi permette di ottenere e di fornire alcuni esempi pratici di progettazione BIM con Autodesk Revit, sia in ambito architettonico che strutturale. Tramite il software Revit 2016 saranno mostrate tutte le funzioni basilari per la progettazione architettonica e ingegneria MEP, progettazione strutturale, costruzione e coordinamento. Revit è un applicazione software che supporta un workflow BIM, dalla fase concettuale alla costruzione.

Il secondo corso, della durata di 10 ore e sempre destinato alle stesse categorie di professionisti (ingegneri, architetti, geometri e periti industriali) riguarda invece l’utilizzo del BIM nella progettazione degli edifici: esso sviluppa la conoscenza di software che utilizzano la modellazione tridimensionale nella progettazione architettonica, in particolare vedremo come il software Allplan possa migliorare il lavoro del singolo professionista e degli studi professionali. Il corso insegna allora come un programma basato sull’approccio BIM Building Information Modeling possa contribuire a riorganizzare, in forma di progettazione integrata, la vita dello studio professionale nel complesso delle sue attività. I vantaggi nell’utilizzo di questo metodo sono: la progettazione più efficiente, un unico modello per tutte le fasi di progetto, la migliore qualità della costruzione , l’estrazione dei dati rapida ed affidabile, la riduzione del rischio di errori in cantiere e una maggiore competitività